La Fisioterapia Dermatofunzionale

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Valentina Pellizzone

La Fisioterapia Dermatofunzionale è un ramo della fisioterapia che si occupa della prevenzione, promozione e riabilitazione del sistema tegumentario. Tratta la pelle nel suo insieme e ha funzione di ripristino e riparazione della funzione, e con essa il miglioramento del benessere e della qualità della vita dei pazienti.
La Fisioterapia Dermatofunzionale nasce in Brasile negli anni '90, inizialmente chiamata Fisioestetica. Dopo alcuni anni di studio, è stato appurato che le alterazioni della pelle (bruciature, cicatrici, dermatosi, ecc.) non solo avevano ripercussioni a livello estetico, ma portavano anche con sé un'alterazione funzionale, quindi è stato modificato il nome dalla fisioterapia all'estetica alla fisioterapia dermatofunzionale.
La Fisioterapia Dermatofunzionale si occupa di:
  1. Riparazione: di ulcere, piaghe, cicatrici, ustioni, patologie dermatologiche e relativi esiti;
  2. Miglioramento estetico: degli esiti post chirurgia plastica, delle smagliature, delle rughe, della cellulite, della flaccidità, dell'adiposità localizzata.

La fisioterapia si occupa della cura e del benessere dell'apparato locomotore, della salute dell'apparato tegumentario, vascolare e linfatico.
La pelle è un organo complesso e molto esteso: essa contiene e riveste il corpo mantenendone l'equilibrio termico e idrico, consente lo scambio di informazioni e sensazioni con l'ambiente esterno proteggendo da possibili traumatismi. Tutte queste funzioni sono svolte dai vari strati costitutivi della pelle: epidermide, derma, ipoderma o tessuto sottocutaneo, annessi cutanei. Le caratteristiche di superficie sono variabili: creste, solchi, pieghe, spessore e colore della pelle dipendono dall'età, dalla distribuzione di melatonina, dalla regione del corpo esaminata e dallo stile di vita.


Ogni strato della pelle svolge funzioni specifiche che, semplificando possiamo definire:

  • L'epidermide è lo strato superficiale più esterno costituito da cellule di cheratina: esso è costituito dalle cellule epiteliali. Questa zona non riceve vascolarizzazione, ricevendo i nutrienti dal derma per diffusione;
  • Il derma, invece, è lo strato sottostante ricco di fibre collagene ed elastiche, vasi sanguigni e linfatici, terminazioni nervose, ghiandole sudoripare e sebacee, bulbi piliferi. È da questo strato che emergono anche i follicoli piliferi, le ghiandole sudoripare e sebacee. È a sua volta diviso in due strati, quello papillare (invaso da vasi sanguigni, sensori di dolore e tatto) e reticolare (suppone l'80% del derma e contiene i fasci di collagene che sono organizzati in modi diversi a seconda della regione corporea);
  • L'ipoderma, lo strato più profondo della pelle, è invece costituito dalle cellule adipose, il quale volume e distribuzione differiscono in base alle regioni del corpo, al sesso, ai fattori nutrizionali e ormonali. È composto fondamentalmente da grasso (tessuto adiposo) e tessuto connettivo areolare. È il magazzino energetico, ammortizzatore degli urti e isolante termico, così come lo strato di legame con il tessuto sottostante (di solito il muscolo). Questa è la massa che aumenta quando c'è un aumento di peso e geneticamente si accumula di più nel petto e nelle cosce nelle donne e nell'addome negli uomini.

Tutte queste strutture, in condizioni normali, sono funzionali e proteggono gli strati sottostanti che rivestono organi interni, cavità e ossa. Tuttavia alterazioni ormonali, stile di vita irregolare, cattive abitudini e interventi chirurgici possono determinare disfunzioni che si manifestano nei cosiddetti "inestetismi".

 

 
TECNICHE APPLICATE IN FISIOTERAPIA DERMATOFUNZIONALE
Le tecniche impiegate dal fisioterapista dermatofunzionale possono essere classificate in TECNICHE MANUALI E TERAPIE STRUMENTALI.
 
TERAPIE STRUMENTALI
Implica l'uso di apparecchi elettromedicali specifici e cercano, in generale, l'aumento del metabolismo locale, la dilatazione dei vasi sanguigni, la rigenerazione dei tessuti, l'aumento della penetrazione di cosmetici specifici per ogni alterazione o di principi attivi.  All'interno di questi strumenti troviamo:
Ultrasuoni: consiste in un dispositivo che emette onde sonore producendo vibrazioni (micromassaggio) che stimolano la riparazione dei tessi, l'angiogenesi (formazione di nuovi vasi sanguigni), l'azione dei fibroblasti, la sintesi e l'allentamento del collagene e la diminuzione dei leucociti e dei macrofagi. Con tutto questo si può vedere che a livello macroscopico migliora il riassorbimento di emati edemi, riduce la possibilità di formazione di zone di fibrosi, cheloidi e cicatrici ipertrofiche dopo gli interventi di chirurgia estetica. Può essere applicato a 1 MHz o 3MHz, ma in dermatofunzionale useremo fondamentalmente la frequenza di 3 MHz perché è quella che rimane più superficiale. (1, 2)
 

 
Calore: tutti i dispositivi che producono calore prevengono la formazione di fibrosi e aderenze. Per ottenere questi effetti deve essere applicato a temperature superiori a 40-45ºC. (1)
Crioterapia: per la riduzione del dolore, dell'edema e dell'infiammazione in post-chirurgia sfruttando gli effetti di vasocostrizione e analgesia del ghiaccio (1).
Radiofrequenza: utilizza i principi della corrente ad alta frequenza per raggiungere il derma profondo, riuscendo a ristabilire la produzione di collagene. La resistenza offerta dal corpo genera un calore profondo che aumenta la temperatura tra i 3 e i 5 gradi, il che favorisce la dissoluzione del grasso localizzato e il rassodamento dei tessuti. Questo migliora la microcircolazione locale, la nutrizione cellulare e con essa la formazione di collagene ed elastina, favorisce il drenaggio linfatico, riducendo gli edemi e accelerando la rigenerazione dei tessutii;
Laser non ablativo: produce raggi che vengono introdotti a più di 1 millimetro di profondità, intervenendo nei processi di rimodellamento del collagene e stimolando l'elastina atrofica, riducendo così l'alterazione della microvascolarizzazione;
Elettroterapia (bassa intensità): ha effetti antinfiammatori, vasodilatatori, analgesici, di miglioramento del trofismo, termico, di tonificazione muscolare e antiedematoso;
Pressoterapia: è un sistema di compressione controllata in cui viene esercitata una pressione positiva verso l'alto. In esso, il paziente viene inserito in stivali e fascie che si gonfiano di aria a pressione e quindi favorisce il sistema circolatorio, il drenaggio linfatico, l'eliminazione di liquidi, grassi e tossine. (4)
 
TECNICHE MANUALI
Cercano il miglioramento dell'edema, l'idratazione della zona, l'aumento della velocità di guarigione, l'aumento della vascolarizzazione venosa e arteriosa e la promozione dell'assorbimento di lividi ed ecchimosi. Serve anche a migliorare la sensibilità che è alterata dall'edema e dal danno ai nervi della zona dopo gli interventi chirurgici.  All'interno di essi evidenziamo:
Massaggio comune: la pressione esercitata nella zona massaggiata favorisce il rilascio di sostanze vasoattive e il rilassamento. Migliora il flusso sanguigno, linfatico, migliora l'ossigenazione della pelle, la nutrizione e l'eliminazione dei prodotti di scarto; migliora anche il tono della pelle.



Drenaggio linfatico manuale: è un massaggio molto superficiale in cui, attraverso l'applicazione di determinate tecniche manuali, si intende agire sulla circolazione più superficiale del corpo, quella linfatica. È indicato per gli edemi e nell'immediato periodo postoperatorio della chirurgia estetica. È particolarmente importante nella chirurgia perché durante la chirurgia si danneggiano i vasi linfatici (lacerazione o compressione di questi) e di conseguenza si può sviluppare un edema. Attraverso il drenaggio si possono eliminare i liquidi in eccesso che possono portare a dolore, diminuzione della sensibilità cutanea e malessere generale. Questa tecnica può essere iniziata nell'uso postoperatorio immediato in modo molto delicato (30-40 mmHg) e lento (circa 12 volte/minuto) per non interferire con la fase di guarigione.
Rilascio tissutale: consiste nell'applicare tensioni meccaniche sul tessuto connettivo che raggiungeranno il derma e favorirà l'organizzazione dei fasci di collagene in modo più naturale ed elastico. Serve a prevenire la formazione di fibrosi e aderenze.
 
 
APPLICAZIONE DELLA FISIOTERAPIA DERMATOFUNZIONALE
 
La fisioterapia dermatofunzionale può essere applicata in:
 
PANNICOLOPATIA EDEMATO-FIBRO-SCLEROTICA
Un'applicazione della fisioterapia dermatofunzionale è la Pannicolo edemato-fibro-sclerotica, conosciuta con il nome di "cellulite." Questa patologia non è altro che un edema nel tessuto connettivo causato dall'accumulo di proteoglicani nella matrice extracellulare e nell'acqua. Questo fa aumentare le dimensioni degli adipociti, il che fa pressione sul sistema linfatico e venoso (non quello arterioso) e ostacola la circolazione nel tessuto. Un'altra causa possibile è una cattiva organizzazione del tessuto adiposo areolare nei setti interglobulari fibrosi del tessuto connettivo. Questi setti sono molto sottili e con proiezioni perpendicolari nelle donne (il che facilita l'espansione verso il derma e lo rende più evidente a livello estetico) e più spessi e con proiezioni oblique negli uomini. Questo porta alla rottura delle fibre elastiche e all'aumento delle fibre collagene, causando un ispessimento del tessuto e con esso il coinvolgimento nervoso che può anche causare dolore.

Le cause sono molteplici e possono avere origine in squilibri ormonali, stress, tabacco, sedentarietà, squilibri ghiandolari o metabolici, cattiva alimentazione, disfunzioni epatiche o problemi circolatori. L'origine della cellulite dovrebbe sempre essere chiara, perché se eliminiamo la cellulite ma non l'agente causale, in breve tempo torneremo alla situazione iniziale. La chirurgia che tratta questo è conosciuta con il nome di subcisione e cerca di eliminare le depressioni create dai setti fibrosi. Le tecniche che impieghiamo dalla fisioterapia per prevenire e trattare il fibroedema glenoide sono:

  • Drenaggio linfatico manuale: per l'ostruzione del sistema linfatico associato che favorisce la formazione di edemi.
  • Massaggio connettivale
  • Ultrasuoni
  • Radiofrequenza
  • Shock termico dinamico
  • Esercizio fisico
SMAGLIATURE
Le smagliature sono regioni atrofiche della pelle che appaiono inizialmente come linee sottili con un aspetto eritematoso e violaceo che possono generare prurito. Se non affrontate in questa fase, la smagliatura si evolve in una linea più spessa e perlata. Le loro cause sono molteplici, da un improvviso allungamento della pelle che porta alla rottura delle fibre elastiche, all'aumento di peso, alterazioni endocrine causate da corticosteroidi o estrogeni, esercizio vigoroso.


PRE E POST-OPERATORIO DI INTERVENTI ESTETICI
Un altro dei rami in cui la fisioterapia dermatofunzionale è più utilizzata è nel pre e post-operatorio degli interventi di chirurgia estetica. Gli interventi chirurgici più eseguiti nel nostro paese sono l'aumento del seno, la liposuzione, la blefaroplastica (contorno parpebrale), la rinoplastica e l'addominoplastica. Nella fase preoperatoria, le strategie si baseranno fondamentalmente sul mantenimento della muscolatura e della pelle nelle condizioni ideali per garantire il successo dell'intervento. Le complicazioni più frequenti che possono verificarsi dopo l'intervento chirurgico sono: ematoma, infezione, problemi di guarigione (aderenze, fibrosi, cicatrici ipertrofiche o cheloidi), sieromi, alopecia locale, lesioni sensoriali o motorie da danni al nervo o alle fistole. La fisioterapia dermatofunzionale può affrontare tutte queste complicazioni, ma il semplice fatto di aver subito l'intervento e l'aggressione tissutale a cui si sottopone può compromettere la funzionalità del tessuto. È quindi importante accelerare il recupero dei tessuti attraverso l'approccio globale del paziente.  Le tecniche più impiegate sono:
 
  • Drenaggio linfatico: al fine di ridurre la congestione dei tessuti prodotta dall'edema post-chirurgico;
  • Massaggio;
  • Rilascio del tessuto;
  • Ultrasuoni a 3 MHz;
  • Radiofrequenza;
  • Crioterapia;
  • RAdioterapia;
  • Esercizio attivo.
 
Queste tecniche promuovono anche un recupero più rapido e una visualizzazione dei risultati più precoce che aiuta i pazienti nel loro processo di recupero. Il postoperatorio immediato è una situazione complessa da affrontare per la quale è necessaria pazienza e piena fiducia nel team medico che lo circonda, poiché il paziente si sottopone a un intervento chirurgico per migliorare la sua immagine, funzionalità e soddisfare le sue aspettative e durante i primi giorni dopo l'intervento i pazienti incontrano un cattivo aspetto, edema generalizzato, disagio e dolore che può portare a depressione e ansia se non si è chiari sul processo. Con il follow-up del fisioterapista dermatofunzionale si alleviano i sintomi e si acquisisce più fiducia nel trattamento oltre a ottenere l'accelerazione nella comparsa dei risultati.
 
FLACCIDITÀ
La flaccidità della pelle e dei muscoli, che può essere una conseguenza dell'invecchiamento naturale dove si perde massa muscolare e viene sostituita dal tessuto adiposo, è un altro campo di azione della fisioterapia dermatofunzionale. È anche associato a un eccessivo dimagrimento o a uno stile di vita sedentario. Il trattamento viene effettuato mediante:
 
  • Elettroterapia
  • Esercizio fisico
  • Radiofrequenza
  • Crioterapia
 
FLACCIDITA' E RUGHE
Con l'invecchiamento vengono meno le fibre muscolari di tipo II, cioè quelle che lavorano "contro gravità", ecco perché le rughe e la pelle cadente rientrano nella fisiologia dell'invecchiamento. Tuttavia questo processo si può rallentare garantendo salute e funzionalità al derma, con un conseguente miglioramento estetico. Nel trattamento delle rughe occorre partire da una buona cura della pelle: fondamentale la pulizia accurata e la giusta idratazione quotidiana, alla quale associare trattamenti anti-age cosmetici, un adeguato apporto nutrizionale che, laddove sia necessario, può essere completato da integratori. Tra i metodi naturali, non invasivi e privi di rischi spiccano i trattamenti fisioterapici: molte pubblicazioni scientifiche validano l'uso della terapia manuale in associazione alla terapia fisica strumentale. Il fisioterapista dermatofunzionale combina l'uso di onde d'urto, ultrasuoni, tecar, laser, correnti elettriche con i trattamenti manuali come linfodrenaggio, allungamento della muscolatura facciale, del collo e del cingolo scapolare, massaggio connettivale, uso di bendaggi funzionali e del taping.
 
CICATRICI IPERTROFICHE O CHELOIDI
Un'altra performance eccezionale riguarda le cicatrici ipertrofiche o cheloidi, dove le fibre di collagene sono orientate a spirale piuttosto che sulle linee di fessura. La differenza tra i due tipi di cicatrice è che mentre nelle cicatrici ipertrofiche si verifica entro i limiti della lesione, nel cheloide le supera e può causare una sensazione di prurito o bruciore.
 
Il trattamento dalla fisioterapia in questi casi consiste in:
  • Laser
  • Crioterapia: con lo scopo di distruggere gli strati cellulari per anossia.
  • Massaggio manuale
  • Ultrasuoni
  • Radiofrequenza
Come per tutte gli altri ambiti riabilitativi, per ottenere i risultati ottimali, la fisioterapia dermatofunzionale deve essere applicata da un team multidisciplinare che coinvolge nutrizionisti, professionisti dell'attività fisica, endocrinologi, dermatologi e chirurghi plastici.
 
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