Storia di guarigione dalla vulvodinia

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Valentina Pellizzone

La prima cosa che mi chiedono le mie pazienti con la vulvodinia, vestibolodinia o dolore pelvico persisitente, è : "guarirò" ,"si può guarire?", " quando guarirò?". Il processo di guarigione è un percorso personale, ogni persona ha una sua storia clinica, un proprio vissuto emozionale e una differente vita personale, ognuna di queste variabili può determinare un percorso terapeutico diverso, con tempi e opzioni terapeutiche diverse. Quindi anche i tempi e le modalità di guarigione  sono differenti e variano da persona a persona.

Come  dico sempre alle mie pazienti la guarigione è come un puzzle, bisogna mettere insieme tanti pezzi: la terapia medica; la fisioterapia; lo stile di vita; l 'attività motoria; l'alimentazione; l'intestino; la gestione dello stress; l'aspetto emozionale e tanto altro.
Bisogna capire anche che significato diamo alla parola guarigione, il significato etimologico della parola guarigione è : preservare, difendere dal male, attraverso il guardare, diventare consapevoli. Concetto molto più profondo del più limitato tornare in salute a cui si riferisce oggi il termine guarire.

Le convinzioni sulla cura e la guarigione hanno il potere di interagire con la cura e la guarigione stessa.
Leggere testimonianze di chi è guarito credo sia molto importante per dare fiducia e sostenere il percorso di guarigione.
Questa è la testimonianza di una ragazza che ho avuto il piacere di accompagnare in questo cammino.

"Ciao a tutt*, scrivo qui per raccontare la mia storia e il percorso che mi ha portato alla guarigione e per contribuire a dare una speranza alle ragazze che soffrono di Vulvodinia.

La mia diagnosi di Vulvodinia risale ad aprile 2021, dopo due anni di dolori. Inizialmente il Dottor G. mi ha prescritto dei medicinali un miorilassante e un antidepressivo a basso dosaggio, e integratore di B2 e acido alfalipoico  e sono stata seguita da una specialista del pavimento pelvico  a Torino.

A settembre mi sono trasferita per motivi di studio a Bologna, dove ho continuato la riabilitazione del pavimento pelvico, questa volta seguita  dalla fisioterapista V.P.
Ho trovato di fronte a me una persona meravigliosa, di grande professionalità e umanità.
V. è stata un grande supporto per me. Le sue sedute non sono mai durante meno di un'ora, mi sono sempre sentita seguita e supportata. È stata lei anche a suggerire di chiedere al Dottor Galizia di incominciare ad usare Diazepam per via  vaginale, medicinale di cui ho beneficiato molto. Sono stata seguita da Valentina fino a giugno, e a settembre il dottor G. mi ha permesso di ridurre le medicine.
Oggi, a giugno 2023, sono passati 6 mesi da quando ho smesso completamente le medicine e non ho più sintomi.
Parte della mia guarigione la devo a V. che non solo mi ha aiutato a livello fisico, ma anche mentale, incoraggiandomi a non mollare nel mio percorso.

A tutt* voi mando un grande abbraccio, so che non è facile, è un percorso di alti e bassi, ma abbiate fiducia nei professionisti e non mollate.

Un bacio"
C.

 

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